TRANSUMANZA

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giovedì 8 agosto 2013

Brevi note sull'incontro della RIVE al Vignale

Dalla nostra corrispondente, Cristina Pacinotti


Pratiche di felicità naturale. Giornate di formazione, momenti di festa e di approfondimento. Tanta condivisione. Un riconoscersi, sentirsi grande famiglia...cos’altro ancora? Mille sguardi sorridenti, battute sul caldo che fa con lo sconosciuto che passa, e proprio in quel  momento si alza un  miracoloso venticello, dopo un’ora sono ancora lì che parlo con il tale e mi sembra di conoscerlo da sempre...
Anche questo è il raduno RIVE, momenti di vicinanza e affinità profonde, sentirsi parte di una storia comune che potrebbe cambiare il mondo. E se vi sembra poco...
Come due anni fa il raduno, che ha visto la partecipazione di centinaia di persone (il picco si è avuto sabato  sera quando si è cucinato per 600 bocche affamate...) si è svolto al Vignale, ecovillaggio in crescita  tra le colline tufacee vicino Blera (VT), in una zona della Tuscia, patria degli Etruschi, dove la via Clodia collegava  Cerveteri e Tarquinia.
Sarebbe troppo lungo citare i numerosi workshops – tra le ragioni di essere del raduno che è anche coscienza e conoscenza- che si sono svolti in contemporanea all’ombra dei vari tendoni, allestiti negli immensi campi, circondati da una corona di boschi, davanti al casale dove da pochi anni vivono e operano i ragazzi de il Vignale. Dall’omeodinamismo dell’Ecovillaggio la TerraNuova, applicato all’agricoltura in cui si è parlato di geometra sacra, di sezione aurea, spirale incarnativa,sole notturno  ma anche di semplici accorgimenti per rendere i semi più forti e produttivi ,e meno bisognosi di acqua per crescere, come quello di schermarli dalle radiazioni elettromagnetiche all’ecologia dell’uguaglianza, il cui principio è includere e non separare, alla permapicoltura in cui si è diffuso il metodo dell’argentino Oscar Perone che pare abbia trovato il modo di contrastare la moria delle api, vero flagello dei nostri giorni.
E poi il Dragon Dreaming, il Rebirthing, la Danza della Farfalla, l’Astrologia archetipica, le Costellazioni familiari, l’ Ascolto profondo, l’Agricoltura sinergica, il laboratorio di cesteria, l’workshop sugli aspetti giuridici dell’economia ecovillaggista e molto altro.
“L’ecovillaggio è il futuro, l’unico possibile futuro”, non potevo fare a meno di pensare mentre disertavo gli interessantissimi workshop per dedicarmi al semplice lavoro manuale nella fresca grande cucina de Il Vignale. Pulire una montagna di pomodorini biologici (una vera delizia) mi ha fatto sentire parte della comunità più che nel seguire gli stages sulla crescita personale.
Sì, sono in una fase in cui il fare mi interessa più del parlare.
Dopo aver aiutato in cucina- ragazzi, quanto lavoro!- un tuffo nella pozza del torrente, e un bagno nell’argilla, mi hanno fatto dimenticare le temperature infuocate di questa fine di luglio.
Il pomeriggio di sabato mi sono lasciata curare l’anima dalla presentazione dei nuovi progetti... quante nuove realtà, quanto movimento, quanta bella gente.. allora c’è davvero ancora speranza... allora è possibile, da subito, vivere l’utopia di piccole società basate sulla solidarietà, la cooperazione e l'ecologia.
La sera lo spettacolo di teatro No Tav, l’arte circense (a Il Vignale vivono anche artisti di strada) e- in primis- il fantastico coro dei “fricchettoni”-davvero esilarante-  mi hanno incantato e fatto sorridere nel buio del fantastico teatro di balle di paglia.
Critiche? Il vino portato dalla comune di Bagnaia e venduto a un euro al bicchiere? No, troppo buono quel vino perché possa criticare (come hanno fatto certi) la scelta di offrirlo alla comunità...
L’angolo “discoteca” dove la sera tarda i più carichi continuavano a ballare? No, poco più in là, sotto il tendone elfico, mantra e jembè proponevano serate musicali senza elettricità...della serie w la biodiversità, anche umana...
Il cibo vegano, davvero ottimo, contraddetto  dal pecorino per chi non disdegna i prodotti di origine animale (w le contraddizioni!).
No, nessuna critica, ma tanta tanta gratitudine per chi ha lavorato alla realizzazione del raduno, magari sottovoce come la ragazza, di cui non so il nome, che ho visto tutto il santo giorno al pezzo per intrattenere i bambini e permettere ai genitori di partecipare ai workshops nella fresca palestra o sotto i calienti tendoni.
 Grazie a chi ha allestito le funzionali compost toilet e le ha mantenute pulite.
Grazie anche per avermi dato l’opportunità di presentare il mio romanzo LUOGO COMUNE (la storia della realizzazione di un sogno... l’ecovillaggio) di cui...incredibile ma vero...si sono vendute varie copie...
Grazie RIVE.